Indivia.net: server vegetale a foglia lunga verde chiaro

Indivia, sul computer

Indivia nasce dall'esigenza di spazio virtuale, di contenitori che accolgano progetti legati alla condivisione dei saperi e delle esperienze.

Indivia vuole essere il primo nodo di un server più vicino al concetto di rete; più modulare, collettivo, scalabile, con una struttura capace di annetterne altre in una prospettiva distante dalla tipica macchina unica che dispensa servizi.

Grazie alla diffusione di connessioni in fibra nelle grandi città, stiamo scoprendo possibilità interessanti per quanto riguarda la creazione di portali dal basso.

Strutture molto simili a un wiki, ma dove invece di pagine si offrano servizi (nel senso di ftp, http, smtp, pop, stream, ecc..), fisicamente dislocati in diverse macchine, gestiti da diverse persone, con una infrastruttura di tunneling capace di aggirare i problemi legati alla necessità di un ip pubblico, al nating, al filtraggio e al controllo sulle connessioni. Il tutto dovrebbe risultare flessibile e caotico, plurale nelle proposte per sua stessa natura; il tutto si baserebbe sulla capacità di autoorganizzazione di chi partecipa.

Indivia trova nelle licenze libere un naturale mezzo creativo, immune alle logiche di mercato. Dal software utilizzato e sviluppato ai contenuti pubblicati si vuole creare un percorso dove ogni elemento sia protetto e distribuito garantendone il diritto di utilizzo e rielaborazione.

Il sistema operativo e i programmi utilizzati sono coperti da licenze bsd, gpl e compatibili; i contenuti, dalla grafica dei siti alla manualistica, sono rilasciati in formati aperti e protetti da licenze Creative Commons.

Completare questo percorso spetta all'utente, creatore di contenuti.